Avviare un nuovo business: essere unici o essere gli unici?

Enormi quantità di business si fermano nella fase di lancio.

Ansia, paura, incertezza sono solo alcune delle emozioni che provano giornalmente tutti gli imprenditori. Queste emozioni si amplificano nell’imprenditore quando vuole lanciare un nuovo progetto ed è a questo punto che l’imprenditore si blocca.

E’ normale, succede a tutti i più grandi imprenditori. E’ successo anche a noi.

Come mai? Cosa accade all’imprenditore in questa fase? Come può superare gli ostacoli iniziali?

Scopriamolo insieme. Svelo anche una storia che ci riguarda direttamente.

Indice:

  1. Essere i primi aiuta;
  2. C’è una nicchia di mercato, ma c’è mercato nella nicchia?;
  3. Errori da evitare nell’investimento iniziale;
  4. Partire bene è sufficiente?;

L’imprenditore è un essere umano in quanto tale prova delle emozioni, spesso contrastanti.

Le emozioni portano a prendere decisioni, il più delle volte sbagliate, ma non è questo il punto nè l’argomento in oggetto. Chiudiamo con “A volte è sufficiente il coraggio di prendere solo 1 decisione giusta.”

Il settore della ristorazione ha subito molti cambiamenti negli ultimi anni, uno di questi è la focalizzazione del business model su 1 unico prodotto, per meglio dire “Piatto”.

Come funziona in breve: vengono abbattuti i costi fissi (solitamente elevati in quest’industria), la produzione è veloce e snella con l’utilizzo di procedure efficaci, a volte molto semplici da eseguire per l’operatore.

L’elenco delle forniture si restringe.

Il business sfrutta la “replicabilità” per accelerare il processo di espansione.

  1. Essere i primi aiuta: ai eseguono attente analisi di mercato e se il territorio è libero, ci si lancia!

Ovviamente non è l’unico fattore da prendere in considerazione incidono il prezzo, il prodotto e molti altri aspetti, ma per questa tipologia di attività “Essere i Primi” può essere determinante.

Lo abbiamo vissuto in prima persona con il “Pokè”, ovvero lanciando la prima pokeria in Italia. Attualmente, dopo 2 anni dal lancio, i punti vendita sono 9.

Un format di Fast Food a base di riso, pesce e verdure, un piatto tipico hawaiano rivisitato in chiave europea.

 

Si può replicare in altri settori?

 

Assolutamente sì, anzi, cercare questo tipo di fattore sicuramente è un tassello che favorisce il successo del business nell’epoca moderna in cui viviamo.

Esempi possono essere: aggiungere un prodotto unico alla propria linea, essere i primi ad effettuare una certa tipologia di servizio, oppure ancora realizzare un business parallelo al proprio verticale su un mercato di potenziali clienti.

A proposito di verticale introduciamo il 2° Punto:

2. C’è una nicchia di mercato, ma c’è mercato nella nicchia?

 

L’imprenditore, preso dalle emozioni, potrebbe essere entusiasta all’idea di realizzare un prodotto unico sul mercato quindi esegue, ma fallisce, eppure era così convinto che avrebbe funzionato!… ma era l’unico a farlo. Bene, vediamo il perchè…

Cosa succede in questi casi? Perchè essere i primi non basta?

La prima cosa è senza dubbio pianificare. 90% pianificazione, 10% azione.

La nostra cultura europea, ma noi italiani in questo sappiamo distinguerci molo bene, è “esecutrice”. Siamo artigiani, in fondo, ma ci piace innovare, amiamo fare le cose a modo nostro e questo ci rende UNICI al mondo!

Purtroppo l’azione senza il controllo è nulla. Il controllo in questo caso è una strategia iniziale.

Non basta conoscere la nicchia di mercato e sapere cosa si vuole proporre. Bisogna analizzare se c’è mercato in quella specifica nicchia.

Le analisi eseguite insieme agli imprenditori del “pokè” hanno funzionato egregiamente.

I motivi sono molteplici in questo articolo realizziamo un sunto, andrebbero approfonditi in altri contesti ma proseguiamo…

 

3. 4 Errori assolutamente da evitare in partenza:

 

  1. Affidarsi ad “Inesperti o finti guru” e il risultato è un mattone negativo sulla propria carriera, sulle finanze e sul tempo dedicato;
  2. Superficialità e presunzione, significa che c’è sempre da imparare. Lasciarsi tentare da 2 peccati come questi spesso porta a fallire;
  3. Tralasciare aspetti importanti: calcolo dei costi, spese di marketing, strategie di marketing, ciclo di vita del prezzo, analisi del centro di profitto, flussi di cassa previsti sono aspetti imprescindibili;
  4. Tempo: la fretta è nemica del business;

Con i nostri clienti e con le nostre aziende, molte volte ci ritagliamo mesi di pianificazione prima di eseguire, questo ci permette di avere vantaggi incredibili che si trasformano chiaramente in risultati.

 

P.s: la strategia non è solo ricerca dei competitor, Servono anni di grandi risultati costanti ottenuti in diversi settori, imprenditori esperti di cui affiancarsi soprattutto nella fase iniziale del progetto.

 

“Non si fallisce perchè si sbaglia la pianificazione, ma perchè non si pianifica di fallire”

Chiudiamo con l’ultimo punto:

4. Partire alla grande è sufficiente?

 

Sicuramente consente un vantaggio importante.

Essere i primi in una nicchia è già un ottimo vantaggio.

Tuttavia, nella nostra carriera assistito a grandi performance in breve tempo, trasformate dopo non troppo in un drastico calo di fatturato dovuto all’ingresso di nuovi competitor, ed è proprio questo il punto di cui parlavo nell’esecuzione della strategia.

Il mercato moderno, la digitalizzazione e la tecnologia hanno contribuito ad abbassare le barriere all’ingresso di nuovi business.

Infatti, oggi è possibile letteralmente replicare un modello di business in pochi mesi, esattamente ciò che è accaduto a noi con il Pokè.

Una cosa è certa, ci saranno nuovi competitor, ma il punto è: l’imprenditore si farà trovare pronto? L’azienda sarà in grado di prosperare nonostante subentrino nuovi concorrenti? Il progetto è in grado di creare un brand riconoscibile per i propri clienti alzando così le barriere all’ingresso?

Chiudo lasciandovi con uno spunto, un piccolo regalo, che spero in qualche modo possa accendere una lampadina. Michael Jordan diceva: “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati.”

Io vi do un’altro punto di vista:

Con i soldi puoi far partire un business, ma è con il lavoro di squadra e le persone capaci che crei una grande azienda.