Business unit. – ESM

Business unit.

Nel paragrafo presente ci siamo soffermati sul concetto di differenziazione, interpretata come moltiplicatore di unità di business.

 

In questo contributo, il nostro intento sarà di approfondire l’argomento spinoso di come investire in differenti rami del sistema economico domestico.

 

Per astratto, se dovessimo catapultarci nel mondo della finanza, lì la parola “diversificazione” avrebbe un altro suono, quasi cordiale, un suono che risulta familiare. “Ho un portafoglio diversificato, posso acquistare diversi titoli dell’azionariato italiano!”

Così è facile, minimo rischio, o quanto meno circoscritto al capitale versato. Non ho pensieri, per meglio dire, non dedico 12/14 ore della mia giornata a controllare l’andamento dei titoli. Mi limiterò a visionare l’andamento dell’indice nel tempo libero.

Diverso è diversificare in business unit. Abbiamo analizzato che per poter diversificare sono necessari almeno 3 requisiti: capitale, organizzazione e la scelta.

La domanda da porsi è : “come faccio?”

Partiamo dal presupposto che chi ha costruito un mito sulla sua persona o sulla sua attività, non è detto che questo gli consenta di replicare nuovamente il successo.

L’approccio allo sviluppo di altre unità può avvenire in diversi modi:

  • sviluppo di un prodotto o servizio;
  • acquisizione di un attività già avviata;
  • per licenza;

 

Il limite che si affronta è dato dalla propria conoscenza.

 

Un volta entrati nel mondo del lavoro eseguiamo sempre la stessa mansione per almeno 5 giorni alla settimana per almeno 8 ore al giorno. Abbiamo notato che un imprenditore difficilmente investe in altri ambiti, perché non si sentirebbe sicuro. Allora preferisce investire in ciò che sà, che in ciò che egli non conosce.

Un altro limite sarebbe gestire 2 diverse attività commerciali. Per esempio un ristorante e un centro estetico.

L’imprenditore sarebbe costretto a compiere uno sforzo mentale non indifferente. Le 2 attività sono diametralmente opposte. La terminologia tecnica e l’aspetto fiscale sono completamente diversi, il personale ha mansioni differenti, la comunicazione segue binari separati. Non sono congetture, ma l’espressione dell’esperienza di diversi imprenditori.

Per avere successo è necessario avere alle spalle un’ottima organizzazione, così che possa gestire più attività.

 

Indagine di mercato e il benchmark

 

Quando un’impresa decide, in maniera quasi eroica, di uscire dalla sua sfera e di dedicare parte delle sue risorse in altre attività è sempre fortemente consigliabile attuare delle ricerche di mercato o meglio ancora dei benchmark che possono servire come indicatori. Non è detto che se l’indagine di mercato e il benchmark diano dati soddisfacenti allora il business può funzionare. Non è così.

 

Attività chiare

 

L’imprenditore deve investire in attività nuove, che siano chiare e che le possa intendere. Acquisire o iniziare una nuova attività che l’imprendtore non conosce è sempre sconsigliabile, non perché questo non funzioni, ma per il semplice fatto che non è sempre facile comprendere la dinamica economica. Il non conoscere comporta quasi sempre una perdita economica.

Torniamo ai nostri amici i dcena con delitto, che ci accompagnano in ogni contributo.

Da parte degli imprenditori del delitto, non c’è mai stata la volontà di investire in diversificazione di business units, ma hanno sempre diversificato nel prodotto offerto, tranne un anno che all’interno del conto economico è comparso la voce “investimento in dogsitter”.

L’idea nasce quasi sempre per passione, uno dei collaboratori dell’organizzazione di cena con delitto è un amante dei cani. Propone, un progetto pionieristico ai tempi, un servizio di dogsitter on-line, in joint venture con i soci della cena con delitto.

Gli imprenditori si impegnarono per lo sviluppo del nuovo progetto, animati dalla possibilità di ricavarne laute plusvalenze. Il progetto decollò, ma senza i nostri amici della cena con delitto.

Il primo problema fu il non aver scritto nulla, era tutto basato sulla parola. Questo è un grande errore. E’ difatti importante sottoscrivere un accordo. Non è necessario costituire una società, basta semplicemente una scrittura privata che disciplini il contenuto.

Il secondo problema fu quello di investire troppo capitale, senza aver chiaro la situazione finanziaria della loro attività. Per dirlo in parole povere, si peccò di superbia.

E’ mancata anche la capacità di delega. Pertanto, mentre i soci erano impegnati a sviluppare la nuova business unit, aveva creato un muro, perchè si erano isolati dal resto del gruppo di lavoro. I nostri imprenditori si trovavano in giro per la città a fare i dogsitter lascoando scoperta la loro postazione, senza aver delegato le loro mansioni.

E’ stata una mossa avventata nel suo insieme che ha danneggiato moralmente gli imprenditori mentr le casse della compagnia furono saccheggiate, cosa che ha demoralizzato anche lo staff.

Se si vuole impedire la persistenza di errori è sempre meglio farsi seguire da professionisti, loro possono quanto meno dare delle linee guida, in un percorso complesso e articolato come la diversificazione delle attività.

Bisogna sempre procedere per gradi e porre quantomeno delle solide basi.