Come evitare di sbagliare la comunicazione su Facebook

 

Come evitare di sbagliare la comunicazione su Facebook

La colonna portante della comunicazione è la pubblicità, ed è anche l’anima del commercio.

Dire di fare pubblicità non basta, questa deve essere fatta con criteri ben precisi. Altrimenti il rischio è di mandare in fumo gli investimenti economici passati o in corso.

Se la tua pubblicità non ha effetto è perchè evidentemente stai sbagliando qualcosa:

  1. Ti consiglio di non fare mai pubblicità dal pulsante “manda in pubblicità” presente sull’app.
  2. Scegli sempre il tipo di campagna pubblicitaria adeguata tra quelle proposte da Facebook.
  3. Attenzione a come fai i settaggi, perché devono essere fatti con una condizione principale, ovvero l’individuazione del target.
  4. Ricordato che il contenuto del post aiuta a migliorare la performance pubblicitaria.

Non fare mai pubblicità dal pulsante “manda in pubblicità” dell’app.

Mandare in pubblicità un post dal pulsante che ti compare sotto al post è l’errore più frequente e comune. Quest’errore è indotto da alla proprietà del social network.

Quante volte vi è capitato di leggere sotto al Tuo post la frase “potrebbe raggiungere un pubblico più altro” e ti invita ad acquistare un bust da 5€ o da 10€? Sicuramente tantissime.

La necessità del social è quello di fare cassa, la tua non certo di regalare soldi, ma di vendere di più i tuoi prodotti o servizi.

Attraverso la frase “potrebbe raggiungere un pubblico più altro” il sistema vuole invogliarti a farti fare di più. E tu che vuoi fare di più sei solo che contento. Ma ti dei subito porre la domanda giusta “Io sono un professionista di pubblicità?” La risposta la conosci tu.

La domanda ora che ti pongo Io a te è la seguente: “Tu con 5/10€ pensi di fare azienda?” La risposta è scontata!

Cliccare il pulsante manda in pubblicità è un qualcosa di sbagliato. Attraverso questo sistema denominato anche self Adv, non puoi gestire le campagne pubblicitarie.

Ricordo ancora che un mio cliente mi chiamo per farmi notare che aveva speso 10€ per un suo post e aveva raggiunto 700 like. La cosa mi fece sorridere moltissimo, perché sapevo esattamente di cosa voleva dirmi, che lui era meglio di me e che Io non capivo nulla. Peccato che quando abbiamo guardato la provenienza dei like si è reso conto da solo dell’errore che aveva commesso nel sottovalutare la tecnica pubblicitaria.

Scegli la campagna pubblicitaria giusta tra quelle che Facebook ti propone

La scelta della modalità della campagna passa sempre per l’obbiettivo che ci si pone di raggiungere.

Per esempio se l’obbiettivo è quello di aumentare gli iscritti, allora punterai a utilizzare una specifica funzione tralasciando quelle inutili allo scopo prefissato.

Nel caso in cui volessi aumentare il traffico farai altre considerazioni, diametralmente opposte a quella precedente.

Ogni servizio di pubblicità proposto dal social ha una finalità ben specifica e vanno utilizzate secondo il verso giusto. Se vuoi aumentare i follower devi puntare a un certo tipo di campagna, se vuoi aumentare la notorietà ne dovrai fare un altro.

Aggiungo che non tutte le funzioni proposte hanno un efficacia. Dopo venti e passa anni di esperienza mi sono reso conto che le funzioni che hanno successo si contano solo sulle dita di una mano. Il resto performa molto poco o nulla. Aggiungo che il target di riferimento è sempre lo stesso. Se un utente è interessato compie l’azione se non lo è non c’è nulla da fare.

Spesso le nuove funzionalità hanno dei costi molto più elevati delle vecchie, ma con una scarsa redditività. Meglio selezionare accuratamente il tipo di visibilità che si vuole avere. 

Attenzione a come fai i settaggi, perché devono essere fatti con una condizione principale, ovvero l’individuazione del target

Ricordati che i settaggi sono volti sempre all’identificazione di un target di riferimento. Se vuoi raggiungere performance alte, non puoi pensare di non dedicare un tempo all’analisi di come svolgere i settaggi della campagna stessa.

Tenete sempre a mente che il pannello di gestione delle campagne da la possibilità di raggiungere delle alte profilazioni degli utenti rispetto al self adv.

Il pannello delle inserzioni è complesso, ma permette di profilare e selezionare al meglio il tuo utente.

Sui settari dovrei dedicare un intero libro per spiegare tutti gli errori che generalmente si commettono. Il primo è non appoggiarsi a un tecnico che abbia alle spalle la gestione di ingenti somme investite.

Ricordato che il contenuto del post aiuta a migliorare la performance pubblicitaria

Questo è uno degli argomenti più annosi da dover affrontare, in quanto i clienti sono sempre conviti che le creatività fatte da loro sono le più belle, rispetto a quelle fatte da chiunque altro. Anche Tu fai lo stesso. Ma in realtà è solo un problema cognitivo. Tutti quando ci immaginiamo un post nella nostra mente lo vediamo in un modo, ma poi nella realtà non è mai così.

Purtroppo si dedica troppo tempo a pensare se pubblicare un post oppure un altro, ma non avete ancora capito che i social non sono altro che la gestione dei dati e non la bella immagine da pubblicare. Il contenuto è parte integrante del sistema di pubblicità. Non è la bellezza o meno del post a cui bisogna puntare. Ma se rispetta i canoni del social media e della pubblicità. Un post costruito con i canoni corretti raggiungere maggiori visitatori e costa meno. 

Non è la campagna adv che è settata male, ma tutto quello che gli sta attorno.

Concludo dicendovi che il social è un “black box”.  Se non hai le competenze non metterci mano tu ma lo devi sempre far fare ad un esterno che ha una visione d’insieme molto più solida della tua.

Ecco gli errori più frequenti da evitare:

  1. Non usate il self adv non è lo strumento corretto per fare pubblicità
  2. Non mandare in pubblicità post che non rispecchiano le caratteristiche minime di comunicazione, ti costerà caro.
  3. Non tralasciare i settari, più saranno accurati e meno spenderai.
  4. Non ti accontentare di pubblicare un contenuto bello, fallo persuasivo.

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