Gli errori più frequenti per chi usa la display Adv

Gli errori più frequenti per chi usa la display Adv

La display Adv è uno dei primi strumenti di advertising del mondo digitale. Ogni uno la chiama come meglio crede per esempio pubblicità tabellare, banner o display adv.

Personalmente ho vissuto la storia della trasformazione dei formati pubblicitaria e oggi mi sembra più corretto chiamarla display.

Anche perché orami tutto il mercato è in mano a google. L’unica vera concessionaria di pubblicità che è riuscita a sopravvivere negli anni.

Quali sono gli errori più frequenti:

  1. Non monitorare giornalmente la performance delle campagne;
  2. Non creare formati correnti e inerenti;
  3. Non aver incluso dalla campagna i target determinati.
  1. Non monitorare giornalmente la performance

Le campagne che piaccia o no, vanno monitorate quotidianamente. Non si possono creare e aspettarsi che proseguano il loro percorso senza un continuo monitoraggio.

Più le campagne sono sotto controllo e maggiori saranno le performance.

  1. Creare dei formati errati

I formati della display oggi sono innumerevoli, una volta se ne cantavano pochi e per riuscire ad incrementare un formato nuovo erano battaglie aspre da combattere con i vari editori.

Oggi invece l’editore se vuole essere considerato e lui stesso che deve adattarsi ai formati pubblicitari che i vari publisher chiedono.

Per tanto converrà definire già in partenza il formato Adv che andrete ad adottare. Non dimenticandovi qual’è la colonna portante del web ovvero il formato mobile. l’85% del traffico passa dallo smartphone.

  1. Non aver incluso dalla campagna i target determinati

La sua complessità non deve essere tratta con somma superficialità. “massì, dai targhettizza un po la campagna mettendo anni dai 25 ai 35, lingua italiano, amanti della vita notturna”. Così non va assolutamente bene.

La targhettizzazione è una cosa seria che deve essere trattata con adeguata cautela. La pianificazione con selezioni sbagliate non serve a nulla!

Prima di completare la campagna dedicate del tempo a delineare bene l’età e tutti gli editori. Controllando che non siano i classici siti web per attirare traffico.