L’uomo è per definizione un consumatore, oggi con le sue scelte decreta la prosperità o il declino delle imprese venditrici di prodotti o servizi all’interno del mercato.
In un’epoca passata si considerava il consumatore come passivo fruitore di un prodotto/servizio. Era visto come apatico, stretto nelle mani del gotha dell’imprenditoria.
Con il passare degli anni, il consumatore ha subito una metamorfosi, passando da passivo ad attivo fruitore.
Sembra banale, ma con l’avvento del nuovo millennio, prima internet e successivamente lo smartphone il consumatore è cambiato, essedosi edotto molto di più sulla qualità dei prodotti/servizi. Ha sviluppato capacità consumistiche diverse.
Oggi il consumatore che si trova all’interno di uno store chiede aiuto al suo smartphone. Infatti, può confrontare in tempo reale i prezzi, può fruire dell’esperienza di altri consumatori, può conosce il giudizio espresso da chi ha già provato il prodotto o servizio, il tutto in real time. Tutte informazioni aderenti alla realtà e che indurranno o meno all’acquisto.
Ma, riprendo la narrazione della cena con delitto, analizzando quali possono essere i punti positivi e negativi, in funzione del comportamento del consumatore.
Procediamo con l’approfondimento e l’analisi dei diversi comportamenti dei consumatori:
Il consumatore euforico: è colui che è entusiasta della novità, quasi impulsivo, possiamo immaginarlo come un bambino. Ho visto la caramella e la voglio. Ho visto la pubblicità della cena con delitto è voglio assolutamente parteciparvi, costi quel che costi;
Il consumatore interessato: è colui che è curioso, un amante dei gialli, vuole acquistare il servizio ma prima preferisce documentarsi per capire se il servizio rientra nelle sue aspettative. Si consulta, prima di orientarsi verso l’acquisto;
Il consumatore attento: è un consumatore che prima di tutto controlla, cerca informazioni ufficiali sul sito web, quasi in cerca di indizi che possano far cadere l’ago della bilancia decisionale verso un sì o un no, in cerca di recensioni di clienti che abbiano già dato un loro verdetto; Cerca, se ci sono, altri competitor e cosa offrono e a che prezzo. In sostanza prima di scegliere preferiscono documentarsi con più fonti possibili;
Il consumatore diffidente: trova immediatamente una discrepanza tra prezzo e servizio. “Se il prezzo è così basso, vuol dire che c’è sicuramente qualcosa che non va”, del tipo :”chissà che mi daranno da mangiare!” “Chissà che spettacolo!“ E’ un consumatore che è attratto da una comunicazione meno empatica. Pesa le sue scelte in base al prezzo, “se costa tanto allora vuol dire che è di qualità”;
L’analisi riportata rispecchia esattamente i 4 macro gruppi che abbiamo individuato attraverso i sondaggi telefonici svolti e che ci hanno permesso di far emergere l’identikit del consumatore.