Cos’è Google?
Il motore di ricerca più utilizzato al mondo.
Come viene usato Google dalle persone
Le persone aprono Google dal proprio smartphone o pc per cercare qualunque cosa: prodotti, servizi, informazioni, curiosità su vari argomenti, fatti storici ecc… Per ogni ricerca effettuata, Google mostra un numero indefinito di risultati.
Ogni risultato, cliccando, porta a una pagina web contenente le informazioni ricercate.
In questo modo gli imprenditori possono creare delle pagine web per i loro prodotti, facendo così arrivare le persone da Google direttamente al loro sito web.
Come fa un’azienda a trovare nuovi clienti attraverso Google?
Serve intercettare il traffico che c’è su Google. Le persone ricercano prodotti, servizi, informazioni, eventi e molto altro 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Google mostra risultati proprio per quelle ricerche, oppure risultati simili a ciò ce le persone hanno cercato. L’imprenditore, per trovare nuovi clienti da Google, deve fare in modo che la sua azienda, i suoi prodotti e i suoi servizi compaiano in quei risultati, tra quei risultati che Google mostrerà alle persone che cercano un determinato prodotto o servizio.
Per farlo ci sono 2 modi.
- Gratis: posizionando il proprio sito online e creando delle pagine per le ricerche che vengono effettuate dalle persone;
- Pagando: ovvero acquistando pubblicità su Google.
Perché un’azienda dovrebbe fare pubblicità su Google?
Ogni giorno, ogni ora, ogni secondo centinaia di persone da tutta Italia (da tutto il mondo) vanno su Google e cercano… un prodotto, un servizio, delle informazioni, un sito web specifico, insomma qualunque tipo di cosa.
A questo punto l’imprenditore, se ha un prodotto o un servizio che vuole vendere, può fare in modo che chi cerca quel suo prodotto o servizio, entri sul sito web della sua azienda e non su quella di un suo concorrente.
In questo modo può vendere i suoi prodotti/servizi facendo conoscere la sua azienda a nuovi clienti.
Come funziona la pubblicità su Google per le aziende?
Si imposta un budget giornaliero. A ogni clic o visualizzazione che le pubblicità generano, viene scalato il credito fino a raggiungere la soglia dell’importo giornaliero impostato.
Una volta raggiunta la soglia giornaliera la campagna si ferma per ripartire il giorno seguente.
Quali tipi di pubblicità può fare un’azienda su Google?
Ricerca: annuncio di testo nelle ricerche di Google Display: banner grafico posizionato su siti partner di Google (blog, giornali online altri siti ecc…);
- Shopping: annunci che promuovono i prodotti con foto e testo su Google;
- Video: video promozionale mostrato su siti partner (YouTube, blog, giornali online o altri siti);
- Discovery: annunci pubblicitari all’interno di Gmail, YouTube, Discover e altri prodotti .
Quanto costa la pubblicità su Google?
Si può partire con almeno 1€ al giorno e si può fermare in qualunque momento. Vale per qualunque tipo di annuncio o pubblicità che si vada a creare.
Il costo di ogni pubblicità varia al variare di una serie di fattori: le interazioni, la concorrenza, i clic, il gradimento della campagna ecc…
Il costo varia in ogni momento.
La certezza maggiore è la soglia limite del budget impostato, per il quale una volta raggiunto la campagna si ferma.
Pubblicità gratis per l’azienda su Google, è possibile?
“Pubblicità” E “Gratis”, lo ripetiamo, sono 2 parole che in genere non vengono mai accostate. Tuttavia si può parlare di “Pubblicità organica”, ovvero quei contenuti, che sono comunque pubblicitari, che, una volta posizionati su Google, generano pubblicità gratis all’azienda.
Un esempio pratico: si può creare un articolo di blog ad esempio, che promuova la vendita di un paio di scarpe o di un servizio; a questo punto se l’articolo si posiziona tra le prime pagine, in genere le prime 2, si ottengono dei clic da persone che cercano quel tipo di scarpe o di servizio senza acquistare pubblicità a pagamento.
L’articolo rimarrà nella sua posizione su Google, a differenza dei social network dove dopo qualche minuto il post non è più rintracciabile, almeno finché qualcun altro non posizionerà un articolo sopra al vostro facendo scalare il vostro di posizione.
Potrebbero passare giorni, mesi o anni e il vostro articolo potrebbe rimanere comunque nella stessa posizione e ricevere “clic” ogni giorno.
Poniamo il caso che vengano vendute alcune paia di scarpe o qualcuno vi contatti avendo letto l’articolo e trovato i vostri riferimenti, questa possiamo considerarla pubblicità gratis. Chiaramente non è sempre così, anzi.
Ci sono degli investimenti annuali di dominio, sito web, supporto tecnico da sostenere, intorno a poche decine/centinaia di euro l’anno che comunque ogni azienda, nei tempi moderni, dovrebbe sostenere per prosperare.
Serve fare pubblicità all’azienda su Google?
Mettiamola in questo modo, se non servisse, nessuno otterrebbe risultati.
Noi investiamo migliaia di euro giornalmente su Google per le aziende per cui lavorario o per gli imprenditori nostri clienti e in questi 20 anni di attività, seguendo precise tecniche e progettando una strategia adeguata, abbiamo ottenuto dei risultati enormi che probabilmente non avremmo ottenuto con altri strumenti di pubblicità.
Come fare pubblicità per l’azienda su Google a pagamento
Per fare pubblicità su Google servono strumenti tecnici:
- Sito web;
- Competenze tecniche per avviare le campagne;
- Esperienza pregressa per poter gestire le campagne;
- Strumenti Operativi:
- Fondi / Denaro;
- Strategia di posizionamento degli annunci;
- Prodotti / Servizi da vendere e promuovere;
Cose che devi assolutamente sapere prima di spendere soldi su Google
Google è a pagamento.
Una volta spesi e investiti i soldi, non si torna indietro. Per questo motivo un imprenditore, prima di fare pubblicità:
- Deve elaborare una strategia di investimento per la sua azienda : devono farla persone che investono almeno centinaia di migliaia di euro al mese su Google o che hanno aziende per cui investono ingenti somme in pubblicità a pagamento su Google.
Il motivo? Affidereste i vostri risparmi ad un dipendente della banca senza che anche lui abbia investito denaro nella stessa operazione che volete fare voi?; - Prima di acquistare pubblicità: l’imprenditore deve sapere cosa vuole ottenere da quella pubblicità, chi sarà il cliente che acquisterà, cosa succede un volta che il cliente ha acquistato e cosa succede se invece non acquista.
Tutte queste informazioni comporranno il piano strategico di investimento su Google.
“Quanto devo spendere in pubblicità su Google?”
La domanda che l’imprenditore deve porsi non è “quanto devo spendere?”, bensì: “quanto voglio fatturare da queste vendite?”
Il vero punto di riflessione non è tanto la spesa da sostenere, ma il risultato che si vuole raggiungere.
Solo una volta che si ha chiaro il risultato che si vuole raggiungere, si potrà sapere quanto è necessario spendere in pubblicità per ottenere quel risultato.
Errori comuni pubblicità su Google
Dagli errori degli altri si possono imparare molte più cose che dai loro successi, vediamo alcuni errori commessi di chi ha investito in pubblicità su Google:
- Mancanza di una strategia previsionale;
- Investire solo “Perché lo fa il mio competitor”, copiandogli le parole chiave;
- Posizionare l’annuncio su parole chiave senza analizzare prima quanto traffico effettivamente quelle parole hanno, sprecando così fondi preziosi;
- (Questo accade anche con Facebook o altri strumenti d’investimento in pubblicità online) Guardare solo il CTR e il CPC lavorando solo per fare in modo che siano più bassi possibili. Il CTR e il CPC sono 2 fattori che calcolano i risultati che ottiene la campagna.
Si crede che più questi siano bassi più si è bravi a fare una campagna di pubblicità. Nulla di più sbagliato.
Si dal punto di vista tecnico potrebbe essere un ragionamento sensato ma un imprenditore deve interessarsi esclusivamente ai risultati (le vendite, le richieste e i riscontri dei clienti) che una campagna pubblicitaria porta.
Risparmiare sulla pubblicità non conta, conta che il guadagno sia superiore alla spesa e a volte, per alcuni imprenditori, nemmeno quello; - Lasciarsi guidare dalla paura e aspettare ad investire quando ormai è troppo tardi.