Non aprire un attività perché intanto non venderò nulla, sbagliatissimo.
Parte tutto dal bisogno delle persone. Si dice i bisogni sono innati nell’uomo e che questi mutano con il mutare del tempo o con il loro soddisfacimento.
La domanda che mi pongo sempre più frequentemente è del perché un imprenditore non fa pubblicità. Solitamente apre e poi aspetta.
Poi, se non vende incolperà il commercialista che gli ha consigliato l’acquisto dell’attività oppure al consumatore che non capisce che lui ha l’attività più bella della città.
Dovremmo fare un po di ordine per evitare di commettere i soliti errori di valutazione:
- Il solo gesto di aprire un attività, serve a generare un bisogno che prima il consumatore non aveva;
- Se non comunichiamo la nostra presenza e i nostri servizi i clienti non sapranno mai di averne bisogno.
Quando una persona scopre di avere un bisogno che fino a quel momento non sapeva di avere.
Immaginate che state camminando per una delle vie più belle città d’italia. Mentre camminate vi soffermate su una vetrina nuova che espone un capo bellissimo di colore rosso sgargiante. Ve lo immaginate già addosso, domani quando all’appuntamento vi presenterete con quel bellissimo giubbotto che bella sensazione che infonderete. Pensandoci bene si abbina anche alle scarpe e alla borsa, non resta altro da fare che acquistarlo.
Se ci pensate non site usciti di casa in cerca del giubbotto di colore rosso. Ma siete stati indotti a pensare di volerlo. Come?
Attraverso la comunicazione. Il negozio, la vetrina, il manichino e il resto lo ha fatto la vostra mente.
Oppure tornate a casa e trovate nella casella di posta la pubblicità della nuova pizzeria che ha aperto. Alla sera prima di addormentarvi fate un po di zapping sui social e vi compare la pubblcità sempre del ristorante appena aperto. Il giorno dopo prima di uscire di casa trovate nuovamente il volantino. Alla sera tronate stanchi a casa, non avete voglia di cucinare, mentre aprite il frigo vi ricordate del volantino. Avete trovato la soluzione chiamate e ordinate una bella pizza a domicilio.
Chi è stato a indurvi il bisogno della pizza? Semplice, la stanchezza della giornata lavorativa, la fatica di dover cucinare e poi pulire e alla fine, la fame e in fine il volantino che vi ha generato il bisogno di poter mangiare comodamente e senza sporcare in poco tempo una gustosa pizza.
Non commettete l’errore di non generare nelle persone il bisogno. Perché non c’è limite ai bisogni delle persone.