Nuovi Canali di comunicazione: E-Mail Marketing

Email Marketing

 

Il primo strumento di marketing con la M maiuscola è l’e-mail marketing, in quanto è lo strumento principe per inviare messaggi diretti ai consumatori o iscritti.

 

Anche se considerato da molti un modello più maturo rispetto alle nuove tecnologie, l’e-mail marketing ancora oggi si ritaglia uno spazio importante nei piani strategici di comunicazione delle aziende.

 

E’ vero che negli anni il legislatore nazionale, recependo le direttive comunitarie, è intervenuto a più riprese a disciplinare il selvaggio utilizzo delle liste di dati personali dei consumatori.

 

L’intervento del legislatore in materia di utilizzo dei dati personali ha avuto l’effetto di creare un diritto per l’utente virtuale.

 

Oggi, prima di inviare una newsletter, bisogna essere certi di aver adempiuto alla normativa in materia di trattamento dei dati personali.

 

Anche dopo l’intervento sopra descritto, l’email marketing, quando viene utilizzata, conserva comunque la praticità e funzionalità.

 

L’email marketing, a differenza dei motori di ricerca, non è certamente soggetto ai vorticosi intrecci di algoritmi, che spesso inficiano sui risultati delle pianificazioni strategiche operative.

 

Nel tempo, i fornitori di servizi di caselle email gratuite hanno sviluppato delle barriere virtuali a protezione dei loro sistemi e per tutelare i loro utenti. Queste barriere hanno lo scopo di fermare gli invii massivi di email, infatti, come il sistema rileva una email sospetta, questa viene posta nella cartella dello spam, per questa ragione, quando si utilizza il sistema di email marketing, è inderogabile costruirsi una solida reputazione.

 

Si, avete inteso bene. Il metro di misurazione nell’utilizzo di una lista di invio, viene definita “reputazione”. Su quest’argomento torneremo a parlare più avanti. In questo contributo tratteremo:

 

1. Email

 

E’ uno dei due mezzi a disposizione per l’invio di comunicazioni. Notoriamente un messaggio pubblicitario è inserito all’interno di una newsletter.

Per esempio: siamo un’agenzia di comunicazione (che bello) e il nostro cliente ci ha chiesto la pianificazione di un invio massivo di email, così decidiamo di acquistare uno spazio all’interno di una newsletter di un magazine on-line. Il funzionamento è molto lineare. Dalla redazione del magazine ogni mattina viene invia alla sua mailing list con le anticipazioni delle news della giornata.

 

Il concetto cardine è dato dal fatto che la lista dei contatti è di proprietà della testata on-line.

 

All’interno della loro newsletter viene inserita la vostra pubblicità.

 

Per tanto, la nostra comunicazione viene inserita all’interno di un contesto generale. La nostra pubblicità è solo una parte della contenuto della newsletter.

 

2. Dem

 

Cosa diametralmente opposta alla email è la Direct Email Marketing, in acronimo DEM. In questo caso, tutto il contenuto della mail è dedicata solo ad una comunicazione. Dunque la DEM è una email con un fortissimo contenuto pubblicitario.

 

Tutta la mail è incentrata sul prodotto o servizio offerto e non ci sono altre informazioni o contenuti fuorvianti.

 

3. Estetica della email

 

Resta innegabile che l’estetica di una newsletter o DEM debbano essere accattivanti. Va da sè, che una creatività realizzata per una newsletter avrà determinate caratteristiche perché dovrà tenere conto della sua funzione. Tenendo da conto che comunque sarà sita all’interno della mail, dove andranno inserite molte altre informazioni.

 

Per la DEM, lo sviluppo della creatività seguirà un binario opposto. Visto la possibilità di poter occupare a proprio piacimento l’intero spazio della email possiamo sostenere che i contenuti inseriti all’interno di una DEM sono in una condizione di monopolio, per tanto fanno quello che vogliono.

Ricordatevi che l’estetica va a braccetto con la tecnologia, per tanto le creatività si dovrà adattare ai vari device e successivamente ai loro vari modelli.

 

4. Modalità di invio

 

L’invio della newsletter può avvenire attraverso diversi strumenti tecnici.  Bisogna fare attenzione a cosa si vuole inviare, a quanti iscritti e con che frequenza. In base all’esigenza, si deciderà lo strumento da utilizzare, che potrà essere più o meno professionale.

 

Per esempio: c’è chi ancora oggi invia le email dalla sua casella, inciampando in errori come inviare a una lista di 100 persone una email, rendendo visibili tutti i destinatari, quando poteva semplicemente inserire la modalità c.c.n.

 

E’ anche vero che, se invia una email ogni tanto e a un numero così risicato di iscritti, ha senso utilizzare un sistema meno costoso e più semplice da utilizzare.

 

Se la lista di email è molto corposa e gli invii avvengono con frequenza, sarà necessario dotarsi di un sistema organizzato che gestisca l’attività.

 

5. Interazione con l’email

 

Per poter tenere sotto controllo le performance dell’invio delle email è opportuno inserire il bottone di call to action. Attraverso il bottone di “azione”, potrete ricevere dei feedbck utili per capire l’efficacia della comunicazione.

 

Attenzione, non è necessario creare delle “call”, ci sono anche altri struemnti.

 

6.  Gestione delle mailing list

 

Per gestione delle mailing list si intende l’organizzazione delle cartelle delle liste, dove ogni lista è rappresentata da un gruppo di record. 

 

Personalmente ritengo che le liste e i gruppi si debbano organizzare in base al tipo di business. Per esempio: una macelleria, raccoglie i dati personali dei suoi clienti a scopo promozionale. La gestione della mailing lista sarà molto semplice. Potrò, in teoria, suddividere la lista per sesso o età.

Diverso sarà il caso in qui si tratta di una catena di macellerie. L’organizzazione della mailing list, inizierà con la divisione delle città.

 

6. Profilazione degli utenti

 

La profilazione degli utenti permette di eseguire invii a utenti in target.

 

Nel senso che, se in una boutique gli sono arrivate le scarpe rosa da donna misura small, l’impenditore avrà necessità di comunicare ai suoi clienti l’arrivo del nuovo prodotto. A questo punto, se avrà profilato bene i suoi clienti, potrò estrapolare dal database alcuni requisiti come: il sesso del cliente che potrebbe essere interessato all’articolo (femminine), e quei clienti aventi una taglia che corrisponde a quella delle scarpe appena arrivate (size small).

 

E’ quasi vitale conoscere bene i nostri clienti, perchè con una profilazione alta potrò comunicare i prodotti a clienti in target. Quando raccogliete i dati inserite sempre più informazioni, ovviamente in base alla vostra attività commerciale.

 

Esempio:

 

Se siete proprietari di un’agenzia viaggio chiederete ai vostri clienti: “Quante volte viaggia in un anno? Dove vorrebbe andare? In quanti siete quando viaggiate? Quanto ha speso nell’ultimo viaggio? ecc…

 

Sulla base delle loro risposte, creerete un database. Ogni volta che lo riterrete opportuno, invierete una comunicazione diretta riguardo un’offera o un pacchetto che rispecchi i loro interessi.

 

8. Email marketing come strumento di fidelizzazione

 

Uno degli strumenti di fidelizzazione più utilizzati è l’email marketing. Le aziende attraverso l’invio delle newsletter ai propri clienti gli possono comunicare:

 

  1. Promozioni;
  2. Nuovi arrivi;
  3. Auguri durante il periodo delle festività;
  4. Varie ed eventuali;

 

Ricevere promozioni personalizzate ai clienti piace tantissimo. Attraverso l’email marketing il cliente può vedere l’immagine del prodotto, la sua descrizione e magari prenotare il prodotto; oppure, dopo aver effettuato un acquisto, l’azienda invia al cliente un ringraziamento.

 

Le attività di fidelizzazione non hanno confini. 

 

9. Accesso attraverso i diversi devices

 

Come già anticipato, le mail e le Dem devono seguire i requisiti di adattabilità ai vari device.

 

Oggi, molte comunicazioni telematiche vengono lette dallo smartphone. E’ imperativo quindi, costruire delle comunicazioni che si plasmino ai nuovi monitor, altrimenti si rischia di vanificare gli sforzi di raccolta, gestione e conservazione delle liste, perché, vi è un alto rischio che una mail non adattata, non venga letta, ma cestinata direttamente.

 

Allora, dedicate del tempo alla fase di controllo.

 

10. Scelta dell’orario di invio

 

Sembra una banalità, ma la scelta dell’invio della mail o Dem è parte della strategia comunicativa. Anche qui, bisogna sempre intendere chi è il nostro utente e cosa gli dobbiamo comunicare.

 

Esempio:

Se il nostro target sono le mamme, allora un momento buono per pianificare l’invio potrebbe essere il tardo pomeriggio, così dopo cena o prima di andare a dormine, daranno un occhio alla loro casella email.

 

Se il fiuto imprenditoriale non aiuta, allora ci si può far supportare dalle statistiche nelle quali è indicato l’orario di apertura delle email.

 

Ricordatevi anche di pianificare l’invio in base al numero di iscritti della lista. Se la lista è composta da 100 nominativi, l’invio sarà veloce, ma se la lista è composta da 100.000 nominativi, con molta probabilità saranno necessarie diverse ore perché il sistema le invii tutte.

 

11. Scelta del giorno dell’invio

 

I giorni della settimana sono 7, ma nella pianificazione del invio di email il sabato e la domenica li sconsigliamo sempre.

Generalmente il sabato e la domenica le caselle email si intasano di spam e email di tutti i generi mentre il lunedì mattina è sempre il giorno delle pulizie della casella.

Una email di promozione verrebbe con buona probabilità cestinata, ma solo perché insieme a tante altre e sopratutto per via del momento meno opportuno.

 

12. Disiscrizione

 

Assicuratevi di aver inserito all’interno della vostra mail o Dem di dare la possibilità all’utente di potersi cancellare.  Ogni utente deve potersi cancellare in qualsiasi momento dalla vostra mailing list.