Nuovi canali di comunicazione: Influencer Blogger

Nuovi canali di comunicazione: Influencer Blogger

 

Prima dell’avvento e della diffusione della rete, quando ancora si parlava di persone influenti e dei grandi salotti, ci si riferiva a personaggi come sportivi, giornalisti, economisti, ecc… e i luoghi dove potevano mostrarsi erano appunto i salotti televisivi, ma questa è acqua passata.

 

Nell’era del digitale gli influencer sono una nuova categoria. Si tratta di ersone che attraverso le loro opinioni possono influenzare le scelte degli internauti.

 

I primi influencer sono nati con i blog, e poi, il testimone è passato ai nuovi dominatori dei social network.

 

Tutt’ora i blog conservano un ruolo chiave nel galassia di Internet.

 

I contenuti promossi dai nuovi vip del web è tutta volta ad appannaggio dei passivi fruitori di contenuti, infatti è intervenuto il legislatore per tramite del suo braccio armato AGCOM a vigilare, dettare regole e sanzioni per i trasgressori che verranno colti sul fatto.

 

Gli influencer nel ramo blog a nostro avviso sono diametralmente opposto agli influecer social.

 

Uno parla a una generazione più grande, l’altro ai teenager, (attenzione oggi teen ma domani non più).

 

Nello specifico gli l’influencer vengono commissionati dall’azienda per promuovere i loro prodotti.

 

Per esempio possiamo prendere un nostro caso pratico.

 

Il nostro cliente, un ristorante, e si trattava nello specifico di organizzare la comunicazione dell’inaugurazione della nuova attività.

 

Premessa: anni fa il nostro piano strategico avrebbe previsto un ufficio stampa con un invito a una serie di giornalisti a provare la cucina del ristorante.

 

In quel caso specifico, invece, contattammo una serie di blogger molto influenti in ambito culinario.

 

Il nocciolo della questione è il cambiamento di vento. Ogni blogger pubblicò un articolo completo di foto e video e la risonanza delle loro pubblicazioni fu confermata dalle prenotazioni nei mesi.

 

Se volessimo completare la considerazione, potremmo affermare che anche le testate in quella occasione non vennero considerate.

 

Questo spunto devo portarci a una domanda:  come mai il pubblico non segue più i canali tradizionali ma preferisce il blogger o l’influencer?

 

Probabilmente perché percepiti, dal fruitore del servizio, come uno di noi.

 

Perché l’influencer?

 

Generalmente i loro canali sono seguiti da moltissimi seguaci. Migliaia se non milioni.

 

Ogni volta che creano un post, questo provoca una reazione, che si parli di voti, commenti o richieste.

 

Per un investitore è una garanzia investire denaro su uno o più influencer, perché il ritorno è assicurato.

 

L’esempio sopra riportato inerente all’inaugurazione del ristorante, ha dimostrato che i video avevano ricevuto migliaia di views. In seguito a quelli sono pervenute decine e decine di richieste di prenotazioni.

 

I Blogger sono uno strumento molto delicato, che possono influenzare i consumatori.

 

Sono bastati una ventina di influencer per far parlare del ristorante.

 

Sono come noi.

 

I blogger piacciono di più, soerché sono visti come persone normali.

 

E’ possibile dialogare con loro: se un utente gli scrive, loro gli rispondono! Cosa che con i Vip non avviene.

 

Questi influencer, indossano abiti comuni, vivono in condomini e altre cose normali che piacciono moltissimo agli internauti.

 

Ricordiamoci sempre che il web è per tutti.

 

Troppa pubblicità

 

Forse si fidiamo sempre di più dei blogger, perché non fanno pubblicità. Sì, perché i consumatori sono invasi di pubblicità, dalla mattina alla notte. In ogni dove.

 

Al contrario, non immaginano che anche l’influencer è un’imprenditore.

 

Pertanto se l’influencer è pagato per fare un articolo in un ristorante, l’utente invece pensa che sia andato fuori a cena e che abbia fatto una bella recensione, solo perché si è trovato bene.

 

Allora la troppa pubblicità classica allontana i consumatori, mentre quella più sobria li inebria.

Le prove.

 

Una volta bastava mandare uno spot in ogni dove per colpire i consumatori, oggi, nell’era del web, è necessario avere delle prove, che dimostrino che il prodotto è stato provato e che fa al caso nostro.

 

Ecco un altro motivo per cui il blogger è importante: un blogger testa il prodotto e poi pubblica l’articolo con i suoi commenti, suggerimenti o trick.

 

Attenzione alle regole dell AGCOM

 

I contenuti degli influencer che sono a pagamento, come i servizi o prodotti hanno l’obbligo di essere segnalati, così da non ingannare l’utente.

 

L’AGCOM si è mossa proprio per vigilare sul rispetto di una concorrenza sana e leale tra le aziende e di una adeguata tutela per i consumatori.

 

I trasgressori rischiano sanzioni da un minimo di € 5.000 a un massimo di € 5.000.000. Il minimo può arrivare a 50.000 se il messaggio pubblicitario ha l’aggravante di non informare di possibili rischi per salute e sicurezza.

 

L’influencer deve quindi inserire nei post disclaimer o utilizzare hashtag come #ad, #adv, #sponsored e simili, così da evidenziare in modo chiaro all’utente che il post in questione non è spontaneo, ma realizzato tramite pagamento.