Nuovi Canali di comunicazione: Market palace alternativi

Nuovi Canali di comunicazione: Market palace alternativi

 

Come abbiamo già avuto modo di analizzare, i market place sono cambiati per via di diversi propulsori, come il pagamento digitale, le spese di consegna incluse, la consegna in poche ore.

 

Oggi Amazon non è più l’unico giocatore, ma sono entrati in campo diversi, nuovi player come Google shopping o Facebook shopping.

 

I market place si dividono in due categorie: verticali e orizzontali.

 

Market Place Verticali

 

I portali verticali sono identificabili come specializzati in una categoria merceologica, come l’abbigliamento, elettronica, libri,  mobili, vino, ecc…

 

Market Place Orizzontali

 

Diversamente i portali orizzontali, sono dei centri commerciali giganteschi, all’interno dei quali è possibile trovare di tutto.

 

I market place hanno rivoluzionato la concezione di shopping. Sono tante realtà che oramai sono entrate nella vita quotidiana delle persone.

 

Gli strateghi di comunicazione conoscono bene quale sia uno dei presupposti per avere maggiore visibilità:  vendere i propri prodotti all’interno dei più rilevanti marketplace; questo diventa un multi asset strategico.

Trovare un compromesso tra giusta commissione da versare e opportunità di vendere sarà essenziale, per non vedersi rosicchiare i margini di guadagno.

Certamente non dovranno essere delle valutazioni di schieramento, ma delle opportune comparazioni che mettano in risalto il rapporto costo/beneficio maggiore.

Dunque, una volta svelato il segreto, analizziamo i vari player di mercato.

 

Google shopping

 

Il primo motore di ricerca è sbarcato nel mondo dello shopping.

 

Lo si può notare nella barra di ricerca, perchè una volta digitata la parola vino, comparirà un’area dedicata una selezione di offerte di vino presenti.

 

Oltre agli annunci a pagamento, per chi effettua la ricerca da un desktop, noterà che nella parte destra dello schermo compare una colonna colma di prodotti. Trattasi sempre di annunci a pagamento, ma come shopping.

 

Mentre, sotto la barra di ricerca, vi è il pulsante “shopping”. Cliccandolo si può accedere al marketplace.

 

Si potranno selezionare prodotti, fasce di prezzo e tante altre personalizzazioni.

 

Facebook shopping

 

Il social network di Mark Zuckenberg ha aperto la propria sezione di shopping.

 

Il vantaggio per chi vende e chi compera è smisurato. Chi deve acquistare, vede oltre che al prodotto, chi lo stravedendo e la sua storia. È un elemento determinate, per chi ha la necessità di sentirsi sicuro, cosa diametralmente opposta quando si fanno acquisti su altri ecommerce, dove l’unica garanzia spesso è la speranza.

 

Un altro vantaggio è la possibilità di vendere in target.

 

All’interno di Facebook ci sono infiniti gruppi. Per esempio nel gruppo dei motociclisti,ci sono gli amanti del settore, cosa è più semplice che inserire un post, dicendo che si vuole vendere il proprio casco?

 

Oppure i gruppi del comune di apparenza.

 

La potenzialità di questi gruppi è la geolocalizzazione, uno strumento potentissimo che a oggi pochi riescono a utilizzare.

 

Immaginate un persona appartenente a un gruppo di un paesino sperduto in una provincia qualsiasi della penisola. Vuole disfarsi del mobile che  non usa più, al posto di andare in discarica o di chiamare il servizio di sgombero, potrà inserire un annuncio nel gruppo, proponendo il mobile a un costo simbolico e senza spese di spedizione.

 

Sarà una operazione vincente per chi vende e per chi compera. Il venditore si sbarazza del mobile, il compratore acquista a un prezzo basso e si organizzerà per il ritiro del mobile.

 

I portali di deal a tempo

 

L’evoluzione ha colpito anche questo settore. Una volta si proponevano offerte e promozioni di servizi; oggi si sono riconvertiti in veri e propri negozi on line, ma a tempo.

 

Anni fa si trovavano per la maggiore offerte di ristoranti, centri estetici ecc… oggi si trovano prodotti di qualsiasi natura messi in vetrina.

 

La particolarità è che non hanno perso la loro peculiarità, infatti si possono acquistare entro un termine massimo di giorni, è sempre necessario raggiungere un numero minimo di acquisti e sono sempre delle offerte.

 

Sono canali che seguono una loro logica è che hanno una clientela fedele ai portali stessi. Sono per gli utenti una guida indispensabile per trovare affari. Questo fa sì che se le combinazioni dell’offerta sianp congrue e le vendite possano toccare un volume molto interessante.

 

Shops su Instagram

 

I player del mercato sono sempre sottoposti ai raid del social più grande del mondo che attraverso il suo braccio armato di Instagram ha aperto un nuovo canale di vendita.

 

Una rivoluzione congiunturale, perché sono gli stessi utenti, ora influencer, a vendere i prodotti direttamente dal loro profilo.

 

Ma oggi grazie alla nuova funzione shops, le aziende potranno creare una vera e propria vetrina e attraverso il sistema app, potranno raccontare le storie dei loro prodotti e poi venderli.

 

Una rivoluzione completa, nel come intendere l’esperienza digitale degli acquisti.

 

La garanzia dell’apertura del canale shop è dato dal controllo che la casa di produzione svolge sui vendor. Solo chi è un venditore approvato e certificato potrà disporre della vetrina social.

 

Una mossa utile per rendere il sistema affidabile e invogliare gli utenti ad effettuare acquisti in tutta sicurezza.

 

Poi, ci sono tutti gli e-commerce orizzontali che trattano una categoria di prodotti, ma la trattazione avverrà in altro contributo.