Nuovi canali di comunicazione: nome a dominio
La didattica oggi non affronta alcune tematiche molto delicate della comunicazione digitale.
In questo contributo dedicheremo uno spazio importante per approfondire l’argomento del nome a dominio. Il contenuto è poco trattato, anche se uno degli elementi della comunicazione digitale importante e complesso.
L’innovazione è anche rappresentata dai continui interventi normativi, portando da una revisione top-down della materia.
La scelta del nome a dominio è tradizionalmente l’aspetto meno curato e sottovalutato. Si preferisce pensare più alla costruzione del sito web che dedicare un ampio spazio a una questione, che risulta banale ma che avrà un impatto generale sull’impresa.
Sono da intendere i seguenti aspetti progettuali per la scelta di un nome a dominio, come il marketing, aspetti tecnici, estensione nazionali, aspetti legislativi, controllo sulle violazioni di marchi, la comunicazione, l’indicizzazione, l’ immagine e la privacy.
Il primo strumento di marketing digitale è il nome a dominio, ovvero nome del sito web.
Le scelte del nome a dominio deve essere fondato e incentrato al business.
Se il business è nazionale o internazionale, si opterà per un dominio .it in caso internazionale si potrà optare per un .com. Ogni paese ha la sua estensione (per esempio la Spagna .es, la Francia .fr ecc…).
Per tanto se il business è domestico consigliamo sempre, la scelta della desinenza nazionale. Una desinenza nazionale è molto apprezzato dai motori di ricerca, ma sopratutto dagli utenti del paese. Vi è una sorta di riluttanza e diffidenza dell’utente a navigare in siti web che hanno una desinenza poco conosciuta.
Le attività istituzionale hanno la desinenza .gov, se si tratta di attività culturali .info. ecc..
Il sovraffollamento dei registri internazionali, ha ispirato le istituzioni, all’immissione di centinaia di desinenze nuove. Come .club, .travel, .app, ecc… pensati per ogni genere di attività, ma come già spiegato queste desinenze faticano a decollate.
L’estensione è un aspetto che non può essere sottovalutato sopratutto se il nome a dominio è il nome del brand.
Il passo successivo alla scelta dell’estensione è quella del nome.
Se l’impresa è denominata MarioRossi s.r.l., la scelta del nome a dominio cadrà sullo stesso nome. A condizione che non sia già stato registrato, da un omonimo, allora si dovrà oprate per mariorossisrl.it o mariorossimilano.it o mariorossiitalia.it, mariorossiwebdedigner.it.
La declinazione potrebbe essere inserire all’interno del dominio la forma giuridica aziendale oppure dargli una connotazione geografica, di tipo locale o nazionale o una specifica dell’attività che svolge.
Va da se, che ogni attività è analoga. All’interno dell’etere, riscontriamo anche domini con nomi molto generici e non, con nomi propri o di fantasia.
Quando i marketing manager presentano una rosa di nomi a dominio palpabili, il cliente, deve tenere conto della strategia d’impresa.
Da un punto di vista di valore comunicativo, l’impresa dovrà valutare le disponibilità in cassa, in quanto ogni scelta comporterà un onere diverso. Per astratto, Mario Rossi vuole lanciare una campagna pubblicitaria della sua attività di web designer nella città di Milano. La strategia potrà incoraggiare una comunicazione di tipo brand oppure di indicizzazione.
Sono sue strategie diametralmente opposte. Una richiedere ingenti sforzi economici, mentre l’altra tende a sfruttare quelle che sono già le ricerche degli utenti.
Infatti, se il management deciderà di acquistare il dominio mariorossi.it sarà una scelta di branding. Dal punto di vista dell’utente, difficilmente, se non ha conosciuto i prodotti/servizi del brand, effettuerà una ricerca diretta. Ancora più complicato sarà sempre per l’utente associale mariorossi.it all’attività di web designer. Diverso sarà l’approccio, se il management avrà optato per un dominio indicizzabile. Denominandolo mariorossiwebdesigner.it, così sì, sarà più chiaro il genere di attività. Nel piano strategico di comunicazione dovrà tenere conto della trattazione in maniera approfondita e ampia.
Diverso è il caso il management sceglierà il nome a dominio: webdesigner.it, esso è un nome a dominio che rappresenta esattamente l’attività svolta dall’imprenditore. La strategia è congiunturale, cercherà di sfruttare un nome già forte “ web designer”, che è una parola molto digitata nei motori di ricerca. La scelta può rivelarsi un’ottima strategia e da un punto di vista di bilancio, porterà minori investimenti in comunicazione. Attenzione, nel medio e lungo periodo potrebbe rivelarsi contro producente perché non sarà solo una vostra prerogativa, la scelta del domino indicizzabile, anche i vostri competitor potrebbero fare la stessa scelta. A quel punto nella pagina di ricerca l’utente troverà webdesigner.com, webdesigner.net, webdesigner.info, ecc… generando confusione e perdita di fatturato.
La perdita di fatturato sarà la conseguenza della non identificazione della vostra impresa.
La violazione dei brand
La cura della scelta del dominio è essenziale per non commettere violazioni di nomi di brand.
Può capitare di scegliere un nome che nel bel paese non sia stato registrato, ma in uno dei paesi dell’unione europea esiste già, allora lo scenario può cambiare. In questo caso bisognerà approfondire che il settore merceologico non sia lo stesso. Verificate sempre prima di procedere all’acquisto, onde evitare problematiche giudiziali.
Un’altra ipotesi, non troppo distante alla precedente, sono dati dagli acquisti azzardati, del dominio senza prima aver provveduto a verificare nel registro dei marchi e brevetti che non ci sia un marchio denominativo già registrato.
La ripercussione e le conseguenze non sono solo inerenti al registro dei domini nazionali, ma potrebbe dilagare fino ai social, per chi li utilizzerà.
Social network
La scelta del nome a dominio riguarderà in gran misura anche la registrazione del nome utente della pagina social.
Prima di procedere alla scelta è consigliabile verificare che le desinenze nei social siano libere, onde evitare che il nome a dominio si chiami mariorossiwebdesigner.it e la pagina social venga registrata abbia una formulazione scorretta, ciò si verifica quando non vi sono desinenze libere. Si finirebbe per registrare un utente social così denominato www.socialnetwork.it/mr1960designer.
Per una name domain corretto rispecchierà la seguente enunciazione:
www.socialnetwork.it/mariorossiwebdesigner
Imagine
Il nome a dominio rappresenta anche l’immagine che l’azienda vuole dare di sè.
Se l’impresa MarioRossi è costituita da un gruppo di imprese e desidera trasmettere fin dal primo approccio agli stockholder, allora potrà registrare in nome a dominio così: gruppomariorossi.it così che quando l’utente visionerà o digiterà il dominio nella barra di navigazione, avrà già inteso che a che fare con un gruppo.
Privacy
Il legislatore, recependo le direttive comunitarie è intervenuto nuovamente a disciplinare le regole che gestiscono la registrazione e iscrizione dei registranti negli elenchi istituzionali.
Consultatevi sempre con i vostri CFO gli adeguamenti in materia.