Nuovi canali di comunicazione: Stories

Nuovi canali di comunicazione: Stories

Il social media più grande del mondo è determinato sempre di più a conquistare quote di mercato inteso come utenti.

 

Forti del duopolio che Facebook e Instagram hanno creato, non hanno intenzione di dare spazio ad altri player del mercato.

 

Per un arricchimento della sua piattaforma Instagram ha inserito un nuovo servizio verticale denominato “Stories”.

 

La nuova funzione denominata stories è nata da una piattaforma ancora troppo giovane per poter competere con un colosso come quello di Mountain View.

 

Oggi le Stories sono parte integrante di diversi social networks. E’ sono un nuovo e potente metodo di comunicazione.

 

Ovviamente il primato non poteva rimanere nelle mani di un solo player e dunque sulla bottom line arrivano anche un altro della scuderia delle big tech a integrare il sistema delle stories.

 

Analizziamomene alcuni aspetti.

 

24 ore e 7 giorni

 

Le stories su Instagram e Facebook hanno una durata di 24 ore dalla pubblicazione, per tanto una volta pubblicato il proprio contenuto questo scomparirà definitivamente dai feed.

 

Diametralmente opposto è la struttura organizzata delle storie di YouTube. La piattaforma ha deciso di estendere la durata del contenuto multimediale fino a 7 giorni dalla data delle sua pubblicazione.

 

Il contenuto, allo scadere del tempo, sparirà dai vostri schermi, per tanto ricordatevi di salvarli sempre altimetri verranno definitivamente persi.

 

Foto, video e non solo

 

Ovviamente le possibilità di contenuti multimediali da pubblicazione delle stories sono diverse, come le foto, collage di foto, stickers, video, musica e  azioni.

 

Ciò permetterà ai marketing manager di poter pianificare una comunicazione dinamica e non statica.

L’importanza di investire tempo e risorse

 

Le stories si distinguono da tutti gli strumenti perché, come sappiamo, è una visibilità maggiore che i social hanno deciso di concedere ai loro user generated content.

 

La concessione ovviamente non è casuale, ma nasce dall’aumento delle interazioni che  vengono generate, per tanto ribadiamo la necessità di dedicare del tempo alla creazione di un piano editoriale che possa generare interesse nel vostro pubblico.

Creare piani editoriali short

 

Una delle regole auree dei social è quello di creare contenuti brevi e intensi.

 

Riuscire a catturare l’attenzione degli utenti è già di per sè molto difficile nel mondo social e creare un’interazione lo è ancora di più.

 

Ovviamente le interazioni e like non nascono per caso, ma è necessario creare dei piani editoriali ben progettati.

L’importanza dell’audio.

 

Un vantaggio da non sottovalutare, che segue il filo doppio della comunicazione, sono audio e musiche.

 

A differenza dei video post, l’audio nelle  stories ha un tasso altissimo di ascolto, come già accennano nelle precedenti righe.

 

E’ come se la piattaforma avesse creato un mercato secondario e parallelo. Perché nei video post gli audio non vengono ascoltati, infatti è necessario creare i sottotitoli. Cosa diametralmente opposta succede alla stories, dove l’audio è ascoltato per il 70% delle volte.

 

E’ straordinario, se pensate che nella stessa piattaforma le funzioni hanno interazioni totalmente opposte.

Una nuova rendita di posizione

 

La funzione delle stories non è alla portata di tutti, omeglio, per alcuni social sì, ma per YouTube no.

 

Youtube non permette a tutti di poter accedere alla funzione delle stories; vi può accedere solo chi ha un certo numero di iscritti al canale.

 

Ciò porta un vantaggio e un premio.

 

Un vantaggio perché solo in pochi potranno accedere al servizio rendendolo esclusivo. I pionieri non si vedranno erodere fette di share dai nuovi entrati.

 

E’ un premio per gli utenti che hanno invece investito tempo e risorse nella piattaforma.