Quanta gratitudine si nasconde dietro un like o un commento sui social

Quanta gratitudine si nasconde dietro un like o un commento sui social

Il principio di reciprocità ci spiega un particolare molto rilevante. Se io faccio un bel gesto a te, tu mi ricambi con un’altro bel gesto. Quando faccio un sorriso ricevo un sorriso. Quando prendo a male parole un automobilista, questo mi risponde altrettanto. Come nella vita reale come nella realtà digitale la reciprocità non sono due pesi e due misure. Il confronto reale è diametralmente opposto da quello virtuale.

Sostenere la mia tesi è abbastanza facile da provare. Basta non essere un vip, ma avere l’ambizione di voler aumentare la propria notorietà.

Per aumentare la propria visibilità è necessario applicare diverse tecniche digitali. Che ogni giorno ripetute con costanza permettono di raggiungere il traguardo desiderato.

Il sistema o se preferiamo definirlo l’algoritmo che tiene le redini del social incentiva la metodologia della reciprocità. “se io metto un like a te, tu ricambi mettendo un like a me”. Il passivo fruitore del servizio viene indottrinato fin dalla sua nascita a entrare nell’ottica tracciata.

Allora, la corsa al like può cominciare. La ricerca del like è di doppia entità. Una rivolta alla gratificazione del post e una alla crescita dei seguaci.

Mettere in discussione la ricerca spasmodica che gli utenti hanno nella ricerca delle reciprocità sarebbe un eufemismo.

Una nostra ricerca su Instagram ha portato a dimostrare la mia testi. Abbiamo creato un account dopo di che abbiamo iniziato a mettere like a chi ci capitava. Dopo tre mesi in nostro account è cresciuto di quasi cinquemila like e in 7 mesi siamo arrivati a diecimila like. Come è avvenuto? Semplicemente con il principio della reciprocità. Nella ricerca abbiamo riscontrato che un like corrispondere a un altro like. A chi non ci contraccambiava anche noi ci comportavamo come lui, non lo seguivamo più. Tengo anche a precisare che non abbiamo acquistato like o utilizzato boot, ma abbiamo utilizzato un sistema artigianale dedicando due ore giornaliere.

Il risultato ha dimostrato che chi ricevere da una parte e ben disposto a dare dall’altra. Per tanto il sistema funziona molto bene. Chi ha ideato il sistema social ha capito bene che se utilizza l’inclinazione dell’uomo a restituire ciò che ha ricevuto il meccanismo funziona alla perfezione.

Il social non è un sistema come tanti altri, conosce l’uomo e le sue debolezze, è progettato e ideato per lui.