Tutti siamo interessati alla novità, c’è chi più e chi meno, ma nessuno escluso.
La pianificazione della pubblicità è indispensabile. La scala di interesse è uno strumento utile, per identificare il grado di interesse. Posizionare il consumatore in quella scala e capire a quale segmento e con quali modalità comunicare.
L’obbiettivo è comunicare alle persone situate nella scala di interesse da noi fissata 1 e 2 per trascinarle nelle posizioni 3 , 4 e 5.
L’appassionato che guarda la pubblicità, lo fa con piacere e non gli pesa. Non ha importanza come questa venga costruita. Può essere anche la pubblicità più brutta del mondo, ma per i suoi occhi e per i suoi gusti sarà un emozione straordinaria conosce la novità. Lui non scappa dalla pubblicità, anzi la coglie la desidera, perché vuole documentarsi. Vuole essere il primo di tutti a conoscere la novità.
Cosa diametralmente opposta accadrà a chi non è un amante delle “auto e moto”, magari non ha la patente momentaneamente, anzi è un amante della mobilità a due ruote come la bici e prende i mezzi pubblici. Queste sono le persone che categorizziamo nella fascia 1 e 2. Sicuramente a loro la comunicazione o pubblicità non interesseranno per nulla. Anzi a loro darà fastidio vederla e sentirla. Non vorrà proprio nulla. E’ proprio in questo segmento che gli sforzi dei marketing manager dovrebbero confluire. Nella ricerca spasmodica dei modi per influenzare le loro scelte al fine di elevare il loro grado di interesse.