Vi è relazione tra memoria e nome a dominio

Vi è relazione tra memoria e nome a dominio

Certo che si, non ci vuole mica la scienza ad confermare che un dominio di facile pronuncia e altrettanto di facile memoria. L’ho già detto e lo anche scritto più e più volte.

Per esempio se cercate i quotidiani on-line noterete che ogni testata ha scelto un dominio a se:

  • il corriere della sera ha optato per il dominio corriere .it. La strategia è orientata a un nome semplice, veloce, breve e di impatto. Chiunque cerchi la testa giornalistica on-line si ricorderà immediatamente il nome del sito web.
  • Il sole 24 ore ha optato per un dominio esteso, essendo un quotidiano di settore, con molta probabilità ha preferito mantenere inalterato la sua denominazione cartacea con quella on-line.

Interpreto la scelta del corriere come una formula innovativa, come un distinguo tra l’on-line e il cartaceo. La strategia adottata permette di potersi rivolgere a un pubblico diverso da quello abituale che acquista il giornale fisicamente dal giornalaio . Attraverso il corriere .it il pubblico che frequenta il web potrà trovare delle notizie che con molta probabilità nell’off-line non troverà. Questo fa si che le notizie del portale web siano molto più in linea con le attese del navigatore. In sostanza ance la variazione del nome crea una attesa totalmente differente da parte del passivo fruitore. Infatti se leggo il sole 24 ore e poi apro il sito web denominato ilsole24ore .it mi aspetto di trovare le stesse identiche informazioni. Cosa che è diametralmente opposta con la lettura del corriere della sera verso il sito corriere .it.

Mi sembra che i manager abbiano saputo cogliere molto bene l’opportunità di diversificare il loro business e lo hanno fatto stimolando la memoria dell’utente.